La Mindful Eating ci insegna ad alimentare con consapevolezza il nostro corpo, giorno dopo giorno. In una vita così frenetica, dominata dalla velocità, facciamo spesso troppo poco caso a ciò che mangiamo. Ancor meno a come mangiamo. La Mindful Eating, attraverso il protocollo MB-EAT (Mindfulness-Based Eating Awareness Training), ricorre ai principi della Mindfulness ed aiuta la persona a prestare piena attenzione all’esperienza alimentare. Si tratta di un’attenzione presente, capace di individuare i fattori interni (emozioni, pensieri) ed esterni (fonti di distrazione) che inevitabilmente condizionano il momento del pasto. Mangiare con consapevolezza significa che si stanno usando tutti i sensi fisici ed emotivi per sperimentare e godere delle scelte alimentari che si fanno. Questo aiuta ad aumentare la gratitudine per il cibo e, quindi, a rendere migliore l’esperienza alimentare complessiva. Inoltre, mangiare con consapevolezza incoraggia a fare scelte che saranno soddisfacenti e nutrienti per il corpo.
Modalità vacanza: mangiare senza freni
Qualità degli ingredienti, modalità di cottura, dosi usate per i condimenti, grandezza delle porzioni sono elementi che spesso, in vacanza, non possiamo controllare e questo può comportare differenze nella nostra alimentazione dal punto di vista qualitativo e quantitativo. Chi segue un percorso di dimagrimento e lo vive come un cammino fatto di rinunce e sacrifici, tende a considerare la vacanza (o anche il solo weekend) come l’occasione per poter mangiare senza freni, in modo eccessivo e disordinato. Così facendo, ogni volta che si rientra nella propria quotidianità, ci si sente tremendamente in colpa e si cerca di correre subito ai ripari, riattivando il circolo vizioso fatto di rigidità, monotonia e privazione.
Cosa dimostrano gli studi
Una revisione della letteratura di 68 studi di intervento e osservazionali sulla mindfulness e sulla Mindful Eating ha trovato che queste strategie migliorano i comportamenti alimentari come il rallentamento del ritmo di un pasto, il riconoscimento dei segnali di pienezza e un maggiore controllo sul mangiare. Gli interventi di mindfulness e Mindful Eating sono apparsi di maggior successo nel ridurre le abbuffate e l’alimentazione emotiva tanto da essere inseriti in molti programmi di riabilitazione nutrizionale.
In vacanza porta la Mindful Eating
La Mindful Eating può essere utile ogni giorno, anche in vacanza, perché aiuta la persona a godere del cibo che consuma sintonizzandosi con il proprio corpo, senza quindi cadere in un consumo esagerato. Questo tipo di approccio porta la persona a scegliere in modo attento, non rigido, a puntare sulla qualità ed a rispondere ai reali bisogni del proprio corpo. La Mindful Eating permette di liberarsi da etichette preconfezionate che spingono a credere che ci siano cibi permessi, che fanno bene e cibi proibiti, da evitare. Attraverso la consapevolezza alimentare che la Mindful Eating crea, ci si approccia al cibo in modo più sereno, rilassato ed appagato. Ti sentirai di mangiare ciò che ti va senza sensi di colpa e con la consapevolezza che mangerai comunque in modo attento ed equilibrato.
Se questo modo di alimentarsi ti incuriosisce ti invito a mettere in valigia il libro di Jan Chozen Bays “Mindful eating. Per riscoprire una sana e gioiosa relazione con il cibo” ed a chiedermi maggiori informazioni sui percorsi online di gruppo che partiranno dopo l’estate.