La Mindful eating rientra tra le pratiche mindfulness e si concentra sulle nostre esperienze alimentari, aiutandoci a cogliere sensazioni, pensieri ed emozioni che ogni alimento suscita in noi. Uno degli scopi della Mindful eating è quello di promuovere un’esperienza di pasto più piacevole, presente, equilibrata e libera da pregiudizi.
Da dove partire?
Nel 2019 lo studio scientifico “A Literature Review of the Role of Mindfulness Practices in Nutrition for Mothers and Their Children” ha mostrato come l’adozione di pratiche mindful a tavola da parte delle madri promuova un migliore rapporto con il cibo sia per gli adulti che per i loro figli. La mindful eating incoraggia i bambini a concentrarsi sul presente, riconoscendo le sensazioni fisiche (colori, profumi, sapori, odori, consistenze), i pensieri e le emozioni che si attivano in loro difronte ad un cibo.
Nello specifico questo studio ha evidenziato che le pratiche di Mindful eating applicate al contesto familiare:
- aiutano i membri a regolare meglio i propri stati emotivi che ogni esperienza alimentare porta con sé, riducendo la messa in atto di comportamenti alimentari disfunzionali (ad esempio la fame emotiva);
- le madri (ed i padri) consapevoli del proprio comportamento alimentare sono in grado di riconoscere anche quello dei propri figli. Sono genitori capaci di applicare il principio “divisione delle responsabilità”, sviluppato da Ellyn Satter, secondo cui è il bambino che decide se e quanto mangiare mentre il genitore sceglie quale cibo offrire, dove e quando verrà consumato;
- aumentano le competenze alimentari degli adulti con effetti sull’alimentazione dell’infante;
- favoriscono la costruzione di abitudini salutari solide, sia sul piano nutrizionale che psico-emotivo.
Buone pratiche mindful
La mindful eating è un approccio all’alimentazione che può completare qualsiasi modello alimentare. Thich Nhat Hanh nel suo libro “Savor: Mindful Eating, Mindful Life” elenca una serie di pratiche Mindful che si possono applicare all’alimentazione quotidiana:
- Onorare il cibo: chiedersi da dove proviene? Chi lo ha preparato? Mangiare senza distrazioni aiuta ad approfondire l’esperienza alimentare.
- Coinvolgere tutti i sensi: notare suoni, colori, odori, sapori, consistenze. Come ti fanno sentire?
- Servire porzioni modeste: non c’è bisogno per forza di una porzione abbondante per ricevere appagamento dal cibo.
- Assaporare piccoli bocconi e masticare attentamente: sedersi, rallentare il pasto e ritagliarsi il tempo necessario per consumarlo.
- Mangiare lentamente: così facendo si può riconoscere con maggiore facilità il proprio punto di soddisfazione.
- Non saltare i pasti: stare troppo tempo senza mangiare aumenta il rischio di una forte fame che può portare alla scelta del cibo più semplice e veloce, non sempre salutare. Trovare una personale regolarità e pianificare i pasti se questo permette di ottimizzare i tempi.
- Seguire una dieta prettamente a base vegetale: aiuta la salute ed il pianeta.
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