Il fiocchetto lilla dal 2012 è simbolo della Giornata nazionale contro i disturbi alimentari (DA). Il 15 marzo di ogni anno, istituzioni, associazioni e tante persone che sono passate attraverso un’esperienza di disturbo alimentare cercano di sensibilizzare su questo tema così complesso, delicato e in continua crescita, soprattutto tra i più giovani.
Un fiocchetto lilla intreccia tante storie di disturbi alimentari
Giulia è una ragazza di 17 anni che, come ogni suo coetaneo, ha tanti sogni nel cassetto e un futuro davanti a sé. Un giorno si rende conto che un disturbo alimentare le sta portando via la sua vita e i suoi progetti. Allora decide di raccontare alla sua famiglia cosa le sta succedendo e di reagire alla bulimia prima che sia troppo tardi. Il tempo però non è dalla sua parte, perché non entrerà mai nella struttura idonea a supportarla nel percorso di guarigione. Infatti il 15 marzo la vita di Giulia si spegne. La sua storia però continua a vivere, perché il padre l’ha resa una testimonianza concreta per dar voce a tutti coloro che si trovano nel silenzio e soli davanti al proprio disturbo alimentare.
Su sua iniziativa, nella data della scomparsa della figlia, si celebra ogni anno la Giornata del Fiocchetto Lilla, indetta ufficialmente dal Presidente del Consiglio dei Ministri nel 2018. Il fiocchetto lilla diventa così metafora di un intreccio: quello dei racconti di tante persone che sono passate attraverso un disturbo alimentare. Tutti insieme danno a chi si trova ad affrontare il proprio DA un esempio incoraggiante: il cambiamento è possibile e dai disturbi alimentari si può guarire.
Che cosa sono i disturbi alimentari?
I disturbi alimentari rappresentati dal fiocchetto lilla sono molteplici.
I più noti sono l’anoressia e la bulimia, ma accanto a queste patologie ci sono anche la pica, il binge eating disorder e tante altre espressioni di comportamenti alimentari disfunzionali, di un’eccessiva preoccupazione per il peso e di una percezione alterata dell’immagine corporea. In ogni caso, si tratta di patologie complesse che, se non curate, possono aggravare seriamente la salute psicofisica di un individuo. Come affermano le persone che ne sono state afflitte, nella maggior parte dei casi i DA si correlano a bassi livelli di autostima e a una limitata gestione dell’emotività.
Quali sono i segnali di allarme?
Esistono le diete e l‘attenzione per l’aspetto fisico. Se attuate in modo consapevole ed equilibrato, queste e altre forme di cura del sé possono aiutare le persone a stare meglio e a vivere con maggior agio le relazioni con gli altri. Tuttavia, soprattutto tra i giovani, è possibile che, a causa diversi fattori, si trasformino in disturbi alimentari. Accorgersi che sta insorgendo un disturbo alimentare non è sempre semplice, ma alcuni segnali possono aiutare a ipotizzare la sua comparsa, preparandosi così a intervenire con tempestività. Tra questi si contano:
- cambiamenti fisici: eccessivo aumento o calo di peso, sonno disturbato, fatica a concentrarsi, aritmie e dolore al torace, sensazione di formicolio, disturbi gastro-intestinali, svenimenti, scarsa tolleranza al freddo, amenorrea
- cambiamenti psico-emotivi: tono dell’umore instabile, regolazione emotiva inconsistente, difficoltà comunicativa
- isolamento relazionale: non ci si sente a proprio agio con familiari, amici e la propria rete sociale
- aumento del tempo passato sui social: si ricerca e ci si confronta con immagini riguardanti cibo, attività fisica e modelli estetici volti alla magrezza o alla perfezione
- utilizzo eccessivo di app contapassi e contacalorie: si vuole monitorare e tenere sotto controllo il proprio stile di vita.
- attività fisica intensa, iperattività a discapito di interessi precedenti: ci si sente in colpa o inadeguati se non si pratica assiduamente sport
Il fiocchetto lilla è più di un colore
Il lilla è diventata la cromia che identifica il percorso di cura in caso di DA. Ad esempio, l’espressione “Codice lilla” è utilizzata nelle strutture ospedaliere di pronto soccorso per accogliere adulti o casi pediatrici che manifestano disturbi alimentari e quindi avviarli a un immediato trattamento salva-vita.
Se pensi di conoscere un fiocchetto lilla o se ti senti tu stessa un fiocchetto lilla, è importante sapere che i disturbi alimentari si possono curare. Il sostegno psicologico, da parte di uno specialista in DA, può accompagnarti in un cammino terapeutico efficace che ti porterà a cambiare un passo alla volta. Grazie al suo supporto, scoprirai le risorse esterne e interne a te che ti permetteranno di stare meglio, guardare la situazione che vivi da una prospettiva diversa e conoscere una nuova te stessa, più consapevole e capace di prendersi cura di sé.