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Essere mamma oggi

Essere mamma oggi è un’esperienza complessa e spesso poco considerata in questa sua complessità. Gran parte delle mamme di oggi si trova a dovere fare salti mortali per conciliare vita familiare e professionale, all’interno di una società che richiede loro di mantenersi performanti sotto ogni fronte. Spesso si finisce per sacrificare qualcosa: carriera, cura e tempo per sé.

Mamma multitasking

Essere mamma oggi significa, spesso, sentirsi in modalità multitasking costante. Non si tratta solo di fare più cose contemporaneamente (come preparare la cena mentre si controlla che i compiti siano finiti) ma di gestire mentalmente l’intero ecosistema familiare. Per molte madri questo si traduce in una lista infinita di pensieri: ricordarsi della vaccinazione, organizzare la festa di compleanno, gestire i rapporti con la scuola, anticipare i bisogni di tutti… spesso senza che nessuno se ne accorga e lo chieda. E’ un lavoro continuo: anche nei momenti di riposo la mente di una madre pianifica, prevede, organizza. E il partner? Nella maggior parte dei casi assume il ruolo di esecutore obbediente ma non prende l’iniziativa. Deve per forza andare così?

Il carico mentale di una mamma

«Nonostante la condivisione dei compiti fra i due sessi stia facendo progressi, la donna resta il capo indiscusso dell’impresa chiamata casa», scrive Marie-Laure Monneret nel suo libroDevo dirti sempre tutto. Come suddividere al meglio il carico mentale delle donne nella vita di coppia”. Questo sbilanciamento di responsabilità sarebbe all’origine di diversi malesseri quali crisi depressive ed ansiose, burn out, separazioni. La donna presenta una predisposizione innata alla cura e all’accudimento che la porta a farsi carico, in maniera spontanea, di azioni all’interno del nucleo familiare. Inoltre, gli stereotipi di genere (ancora presenti) e la pressione sociale contribuiscono a far sì che la donna possa sentirsi schiacciata dalla responsabilità cognitiva ed emotiva nei componenti della sua famiglia.

Come ridurre il carico mentale

Se sei una mamma cosa puoi fare per rendere il tuo carico mentale più “bilanciato”?

  • Riconosci i tuoi limiti (prova a chiederti “Fin dove posso arrivare per mantenere una qualità della vita accettabile?” Tutto ciò che va oltre questo limite andrebbe delegato)
  • Formula richieste chiare (ricorda che il partner non è in grado di leggerti nella mente, né di anticipare i tuoi bisogni) allo scopo di ridistribuire i compiti
  • Lascia il partner libero di scegliere se adottare il tuo stesso metodo di esecuzione dei compiti oppure optare per una strategia alternativa
  • Valorizza ed apprezza l’aiuto ricevuto
Essere una mamma sufficientemente buona

Da mamma di un bambino di 16 mesi posso dire che ridurre il proprio carico mentale non è facile ed immediato ma è necessario farlo per poter essere ciò che Winnicott definisce una madre sufficientemente buona, cioè una madre che riesce a soddisfare i bisogni emotivi del figlio in modo adeguato, senza puntare alla perfezione. Quando mi trovo in fatica come mamma mi ripeto “Pamela, sei umana. Fai del tuo meglio. Potrai sbagliare ma anche riparare all’errore”. Parlarsi con tolleranza aiuta ad uscire dall’aspettativa, spesso eccessiva, di performance e ad alleggerirsi mentalmente ed emotivamente.

Se senti di avere delle fatiche come madre e donna puoi contattarmi per un appuntamento.