L’immagine corporea non coincide con la tua altezza e il tuo peso, ma è una delle componenti della tua identità personale. È l’insieme delle percezioni, sensazioni e pensieri che hai del tuo corpo. Per utilizzare una metafora, si potrebbe dire che la tua immagine corporea è il riflesso di quello che tu vedi attraverso il tuo specchio interiore.
Che cosa influenza l’immagine corporea?
Sono tanti i fattori che possono condizionare la tua immagine corporea. La società occidentale e industrializzata indirizza adolescenti e donne adulte a conformarsi alla magrezza ideale, mentre agli uomini è richiesto di essere atletici e muscolosi.
La pubblicità irrompe nella nostra quotidianità con messaggi che promuovono una cultura lipofobica. La paura del grasso e dell’imperfezione fa sì donne e uomini riservino ai propri corpi un’attenzione costante, eccessiva e a volte malsana.
Fin da ragazzini ci si preoccupa di correggere, levigare e far assomigliare il proprio corpo agli standard sociali, per timore di non essere accettati e amati nei propri contesti di vita quotidiana. Un ruolo critico può essere svolto anche dai familiari che, consapevolmente o inconsapevolmente, giudicano l’aspetto dei figli oppure dal gruppo dei pari, come i compagni di scuola o di attività sportiva.
Quali problemi può causare un’immagine corporea disfunzionale?
Un’immagine corporea disfunzionale può generare diversi gradi di sofferenza, in donne, uomini e bambini.
Di fronte allo specchio o davanti alla fotocamera del cellulare, può capitare di criticare aspramente il proprio corpo. Si tratta del fenomeno del body shaming, ovvero giudicare se stessi in base alle apparenze fisiche ed estetiche, utilizzando aggettivi denigratori. Alla critica si sommano la paura del giudizio altrui e infine la condanna per un corpo che non raggiungerà mai l’io ideale.
La dispercezione corporea, ovvero il vederti troppo grasso o troppo magro rispetto a come sei realmente, ha inevitabilmente ripercussioni sulla tua autostima. Un giudizio negativo può annientare la voglia di mostrarti per come sei e allontanarti sempre più dal desiderio di coltivare la tua autenticità. Inoltre può essere un fattore di rischio da non sottovalutare per l’insorgenza di un disturbo dell’alimentazione e della nutrizione (DAN).
L’immagine corporea è statica o dinamica?
L’immagine corporea non è la stessa per sempre. Può modificarsi nel tempo e cambiare radicalmente in concomitanza a certi periodi specifici.
Uno di questi è l’adolescenza, durante la quale sentirsi diversi e inadeguati sono sensazioni che è frequente provare davanti a un corpo in trasformazione. Essendo un momento di passaggio molto delicato da un punto di vista psicologico oltre che fisico, può capitare che l’adolescente decida di intervenire sul suo corpo in modo disfunzionale. Il calo ponderale di peso, oltre ad avvicinarlo a un ideale distorto di bellezza, aumenta il suo senso di controllo, la fiducia nei confronti di se stesso e la propria autostima. Viceversa, un aumento di peso suscita frustrazione, vergogna e autosvalutazione. Il successo o il fallimento nella sorveglianza del peso diviene un simbolo della capacità di dominare la propria vita, in una fase dove incertezza e insicurezza la fanno da padrone.
Davanti a un corpo che cambia, occorre darsi tempo per prendere confidenza con le nuove forme e le nuove pulsioni, per acquisire una nuova consapevolezza di sé e delle proprie capacità. Quando serve, bisogna chiedere aiuto prima che la situazione sfugga di mano. È necessario che genitori, insegnanti, educatori, compagni riflettano e si confrontino maggiormente con il disagio che sempre più adolescenti e adulti provano guardandosi allo specchio. Tutto questo potrebbe contribuire alla costruzione di un’immagine corporea sana, perché in equilibrio tra quello che si è e quello che si vorrebbe essere.
Se vuoi approfondire, leggi anche l’articolo che ho scritto per BG Salute: buona lettura!