Il mio corpo è la mia casa
Esiste un luogo che è sempre pronto ad accoglierti. Non importa se a volte l’hai criticato, maltrattato o spinto al limite. Questo posto è lì per te, pronto a darti una seconda possibilità. È il tuo corpo, uno spazio tutto per te che ti accompagna fin da quando sei nato.
Spesso può capitarti di pensare al tuo corpo come qualcosa di separato da te, come può essere un indumento che indossi o un accessorio che personalizza il tuo look. Eppure, senza quel vestito o quel paio di scarpe, potresti vivere ma non potresti farlo senza il tuo corpo.
Grazie a quest’ultimo puoi rapportarti con il mondo e le sue leggi fisiche: hai un peso, senti freddo e ti viene fame. Il corpo è però anche l’insieme delle percezioni che hai di te stesso: è il tuo modo di essere.
Prendere coscienza di avere un corpo e, contemporaneamente, di essere un corpo può aiutarti a stare meglio con te stesso, a percepirti come un’unità unica e irrepetibile e a sentirti a casa ovunque tu vada, anche con il trascorrere degli anni, accogliendo i cambiamenti fisici.
Se vuoi approfondire questo argomento, puoi partecipare a una serie di incontri online che ho chiamato “Immagine corporea. Io nel mio corpo, io con il mio corpo”.
Immagine corporea. Io nel mio corpo, io con il mio corpo
Accanto a una componente oggettiva, fatta di parametri obiettivi come l’altezza, esiste una componente soggettiva, che rimanda al concetto di immagine corporea. Peter Slade (1988) la descrive come “l’immagine che abbiamo nella nostra mente della forma, dimensione, taglia del nostro corpo, unita ai sentimenti che proviamo rispetto a ogni singola parte di esso e al nostro corpo nel suo complesso”.
L’immagine corporea non resta sempre la medesima. Cambiamenti fisici, come la crescita, la gravidanza o l’invecchiamento, il confronto con gli altri e i canoni estetici dati dai mass media possono avere su di te un grande impatto psicologico. Il complesso delle esperienze che hai vissuto a scuola, in famiglia, sul lavoro, tra amici o il paragone con le immagini proposte dalla pubblicità possono aver rafforzato o svalutato la tua immagine corporea. Inadeguatezza, bodyshaming, paura del giudizio altrui, timore del rifiuto e disagio nel mostrarti sono tutte reazioni che possono manifestarsi quando l’io ideale (come vorresti essere o come la società vorrebbe che tu fossi), si allontana dall’io reale (come è davvero il tuo corpo). Le ansie dismorfofobiche possono causare sofferenze psicologiche che, ad esempio, si manifestano sotto forma di sintomi dell’alimentazione e della nutrizione (DAN).
Il percorso online sull’immagine corporea mette in dialogo l’io ideale e l’io reale, permettendoti di ridimensionare il giudizio degli altri, gli standard di bellezza imposti dalla società e l’opinione disfunzionale che hai del tuo corpo. Alleggerito da stereotipi e condizionamenti, imparerai o potrai tornare a rispettare il tuo corpo nella sua unicità. Da estraneo, peso od ostacolo, diventerà uno spazio di autentica espressione personale e di relazione funzionale con gli altri e con il mondo.
Immagine corporea e sport estetici
Il percorso online sull’immagine corporea è indicato anche per chi pratica sport estetici e che plasma il proprio corpo in funzione dell’attività sportiva praticata. Quando si richiedono alti standard prestazionali l’atleta potrebbe esasperare gli sforzi nel raggiungere determinati parametri antropometrici, come nel caso della danza e della ginnastica ritmica. Ad esempio negli sport estetici la magrezza del corpo è ritenuta un prerequisito di successo e può influenzare il giudizio di una giuria o della stessa ballerina. Il desiderio di raggiungere la conformità estetica a un modello può causare disturbi dell’alimentazione e della nutrizione, non accettazione del proprio corpo e una significativa sensazione di frustrazione. Lavorare sulla tua immagine corporea di sportivo è utile per distinguere una sana ricerca di miglioramento fisico dall’ossessione per un canone estetico spesso irraggiungibile. Su questo tema organizzo anche incontri dedicati a scuole di danza e società sportive.
Il percorso ha una durata di 5 incontri a cadenza settimanale della durata di un’ora e mezza. Se lo desideri, in parallelo o a conclusione, puoi intraprendere delle sedute di psicoterapia o di consulenza psicologica.
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